Sondaggio…Come reagireste se vostro figlio fosse gay?

Non so quanti di voi sono genitori tra coloro che mi leggono. Ma mi premerebbe avere una risposta a questa domanda. Ve lo dico perchè vorrei cercare di comprendere se da quando ero piccolo io (ahimè circa 20 anni fa) qualcosa è cambiato. Io spero di si, penso che le battaglie sociali del movimento omosessuale e associazioni come l’Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali) abbiano fatto passi da gigante…anche se a mio avviso, tutto il bene che c’è dietro ai gay che soffrono, troppo spesso viene ancora taciuto. E ora vorrei dirvi cosa desidererebbe un figlio, cosa vorrebbe che la madre o il padre dicessero in quel fatidico momento detto coming out.

 Ricordo che con mio padre non ci sono stati grossi problemi; mi disse: “Sai Massimiliano, penso che tu in questo momento sia ad un bivio…” ricordo ancora la mia espressione da saputello (avevo 21 anni), aggiunsi: “Papà, il bivio l’ho passato da lungo tempo, so già quello che voglio, ma non ti preoccupare…questo non vuol dire che io sia una persona diversa da quello che sono”. Mi ricordo che fu estremamente tenero nei miei confronti. Mi disse che aveva avuto una coppia di uomini nel suo ufficio che restarono insieme per molti anni, e nella sua modesta ignoranza mi chiese come funzionava, cosa si provava, come succedeva. E io gli spiegai: “E’ come innamorarsi di una donna…ami incodizionatamente una persona del tuo stesso sesso”. Mi ricordo, e me ne pento, che lo feci anche sentire in colpa, perchè avevo già avuto alcune delusioni (nello specifico ero perso per un coetaneo all’università totalmente eterosessuale) e gli dissi che avevo attraversato tutto il mio dolore da solo.

Con mia madre fu diverso; è ancora diverso. Il mio problema è che l’ho sempre reputata più intelligente di quello che è…già all’epoca non voleva vedere, in nessun modo, mi abrutiva qualunque cosa scegliessi o facessi (e ancora non si rende conto delle conseguenze che questo comporta anche nella mia vita di adesso). Pianse per una settimana di seguito, non mi parlò per circa un mese. Sono passati ormai dieci anni, eppure quando ancora cerco di spiegarle alcune cose, risponde in modo spietato: “Tanto io la tua situazione non l’accetterò mai, ti sei scelto proprio una bella vita…”Sono coltellate…ma come dice un amico caro, riesci a sentire il dolore in un punto ormai colpito a morte? Comincio ora a non sentirlo più anche se non sempre. Spero che i bambini di oggi, che un giorno si troveranno faccia a faccia con noi (dovrei dire meglio voi) adulti di domani a vivere tutto molto più serenamente, senza forzature, senza dolori, senza lacrime nascoste. Alla luce del sole, gioie e dolori, con il supporto di genitori adulti e aperti.

80 pensieri su “Sondaggio…Come reagireste se vostro figlio fosse gay?

  1. Caro Max…aspettavo da te una simile domanda…, sai spesso anche io me la pongo..,perchè non possiamo rimanere indifferenti alle mutazioni del nostro essere e di quello altrui!!!!
    Io sono mamma di un meraviglioso bambino di sei anni..oggi ,forse come ieri ,non è facile fare i genitori…credimi Max…..ma lo amo così intensamente che vorrei per lui tutto il meglio possibile…, ma cosa è avere tutto se poi non si è in pace con se stessi??? …Ecco io desidero solo la sua vera felicità…e la sua gioia interiore…vorrei che un giorno mi ringraziasse per avergli insegnato ad amare e accettare se stesso per quello che è e per quello che diventerà!!!!

  2. Sai che ti dico…io non lo so, ma credo che ci starei male all’inizio, si io la prenderei male di primo impatto eppure è vero che sono gay anche io, però la cosa mi lascerebbe senza parole.
    Sarà un controsenso o forse non sarò un vero gay, però la penso così.

  3. Ognuno è libero di pensarla come vuole…certo, mi rendo conto che un genitore voglia il meglio per il figlio e essere gay non è facile…

  4. roselia

    Il mio figliolo ha 11 anni…per lui spero solo che abbia un futuro sereno ed onesto…che si innamori e sia felice (uomo o donna poco importa!).
    un abbraccio Max!

  5. Vorrei tanto che mia madre potesse leggere questo Post. E’ molto bello, intenso… so di cosa parli per aver vissuto le tue stesse emozioni. Ed è veramente bello ritrovarmi nelle tue parole!

    So che regolarmente legge e visita il mio blog… metterò un link su questo post.

    E’ un argomento che prendiamo spesso… Ma della mia omosessualità se ne parla, esplicitamente, da poco tempo: ho dovuto essere più esplicito per via della manifestazione del 10 marzo in piazza farnese… ero uno degli organizzatori e sarei potuto apparire… ma al di la di questo era un desiderio che avevo da molto, troppo tempo.

    Ti abbraccio Max!!

  6. desmondtutu

    Dolce Max, non ho ancora dei figli e non so quanto il mio intervento possa interessarti. Mi trovo spesso a fantasticare sul mio futuro insieme al mio uomo, tra i numerosi progetti che stiamo facendo ci sono anche dei figli e confrontandoci su quelle che sarebbero le nostre reazioni davanti ad un figlio gay non abbiamo mai avuto scontri. Entrambi pensiamo che la sola cosa che conta è rendere felici i propri figli, aiutarli ad affrontare le delusioni della vita, le difficoltà che si incontrano lungo la crescita e anche dopo. L’amore è solamente una cosa bella, nonostante le sofferenze che a volte porta, amare è ancora un diritto da difendere. Non ti nascondo che a volte ho pensato addirittura che mi piacerebbe avere un figlio gay, in fondo sarebbe un modo per crescere, conoscere modi diversi di amare che affascinano. Quante cose avrei da scrivere ancora ma ti intaserei il blog… Su una sola cosa forse siamo distanti: l’adozione. Comprendo la sofferenza per non averne ancora diritto, ma dalla mia posizione da quasi psicologa penso anche che i bambini non nascono adulti, se si cerca di tutelarli è perchè da piccoli rischiano di non capire una situazione che in realtà è solo differente, ma altrettanto buona! E’ questo che si vuole? Ci hai mai pensato?
    Scusa se mi sono dilungata!
    Bacio bacio.

  7. Parto da un presupposto…se all’adozione ha alla base amore, puo’ essere fatta da chiunuque…due donne, due uomini un uomo e una donna…non è come è composta desmo, ma da cosa è animata…è molto diverso. Io non ne ho diritto, il mio ragazzo non desidererebbe avere un bimbo, io si…il fine del mio post era solo cercare di capire a che punto eravamo; i bambini, in particolare quelli gay, soffrono, di un dolore silenzioso e logorante che esplode con un coming out, che spesso si traduce in tragedia…questo fino a poco tempo fa…siamo andati avanti? Spero solo di si, nient’altro!

  8. desmondtutu

    Sul fatto che alla base dell’adozione ci debba essere amore sono d’accordo e la penso come te anche sul fatto che questo amore non importa se è tra due uomini o due donne o uomo e donna, basta che ci sia. Ma forse per un’adozione tra due uomini o donne è meglio optare per bambini grandi, in grado di capire… purtroppo il nostro mondo è molto lontano dal rispetto incondizionato del prossimo, troppi pregiudizi ancora e troppo egoismo. Difficilmente un figlio di una coppia gay non verrà preso di mira per derisioni stupide! Troppe persone hanno da imparare da ragazzi come te, capaci di amare e rispettare, farsi forza anche davanti a incomprensioni gelide.
    Sono dalla tua nel caso non si fosse capito! Bacio.

  9. L’ho capito e molto bene…penso che ci sia però solamente un modo per scardinare il pregiudizio…la fiducia e il tentare; alla manifestazione del 10/03 sulle coppie di fatto, erano presenti le famiglie arcobaleno, tra cui, quelle di genitori, magari separati, che si sono scoperti gay, in tarda età, anche con dei bimbi piccoli. A mio avviso dobbiamo combattere una sola cosa, l’ignoranza; continuare le manifestazioni, far capire l’universo gay a tutti gli altri.

  10. david

    ciao a tutti, non sono padre e quindi il mio contributo forse non ti aiutartà a dare risposta alla tua domanda; credo però che sia misura del ‘tempo che cambia’ poterti dare un mio giudizio – il giudizio di uno tra tanti ma che vive i tempi d’oggi. la mia reazione potrebbe non essere delle migliori in un primo momento e me ne vergogno anche un po’. la mia difficoltà (nota che parlo di mia difficolà, mio limite!) e le mie paure nascono purtroppo dal disagio che, conosco bene, si troverebbe a sopportare mio figlio in una piccola cittadina; Forse farei come tuo padre: mi ‘documenterei’ con amici gay. Poi commetterei degli errori,a volte, ..altre mancherei in coerenza ma so che lo amerei: perchè non posso pensare ad un padre che non voglia il bene del figlio, ed a me piace immaginarmi padre proprio in questo modo. ciao a tutti

  11. Grazie mille per il tuo contributo David (benvenuto come quello di ognuno che passerà su questo post e sul mio blog). L’intento di questo post, è proprio quello di abbattere le barriere, di rendere immediato l’argomento attraverso l’abbattimento del pregiudizio alla sua radice. Mi rendo conto che piccole realtà cittadine possono essere deleterie per un ragazzo gay, purtroppo anche nell’Italia di oggi…ma non perdiamo le speranze e andiamo avanti, perchè l’orientamento sessuale smetta di essere (per colpa della chiesa e dell’ignoranza) oggetto di discriminazione sociale

  12. Anzitutto voglio ringraziarti per il video musicale di sottofondo.. è stato il biglietto da visita della vita che mi aspettava quando ancora ero adolescente.. credo mi abbia segnato nel profondo al punto che ancora oggi ricordo dove e come ero mentre lo vedevo per la prima volta senza che per altro sapessi nulla riguardo me omosessuale e l’omosessualità in genere.
    http://www.gay-a-chi.splinder.com/post/3080625/Maestra+fu..+una+canzone
    In mertio al quesito invece, come sai, non potrei rispondere, però vorrei proporre a quanti gay dovessero ancora affrontare la scelta della propria visibitlià in famiglia un metodo semiuniversale.. la paura è propria della natura umana, si teme ciò che non si conosce.. prima di sparare i propri genitori in un mondo che non conoscono e quindi non possono che temere ci si assicuri che abbiano almeno acquisito le sue primitive fondamentlali.. a costo di insegnargliele noi con tempo e pazienza.

  13. caro justonelie, intanto benvenuto. Per quello che riguarda il mio coming out, ti assicuro, se mio padre non fosse venuto da me, io forse avrei atteso ancora un po’…so quanto può essere traumatico…penso lo sappiano un po’ tutti i gay, infatti alcuni scelgono di non dirlo, solamente per il loro bene.

  14. MadMark

    Tempo fa volevo scrivere un post con questo video perchè se da una parte parla del Coming Out, non dimenticatevi che parla anche di “SmallTown Boy(s)”, cioè i ragazzi che abitano nelle piccole città. Sono appunto uno di loro e non mi sono mai dichiarato. Nella mia infanzia non ho mai avuto un coetaneo o un contatto con cui interagire.

    Se è difficile dichiararsi ai genitori è altrettanto complicato far capire ad un ambiente familiare più “ristretto” mentalmente cosa voglia dire essere gay. Per questo ogni volta che torno dai miei rivivo male il vedere quei posti in cui da bambino andavo a giocare. E’ come perdere le proprie origini.. dove c’era il campo giochi c’è un palazzo.. dove c’era la pizzeria c’è solo una serranda abbassata, dove c’era la scuola c’è una palestra… ed è cosi che quella SmallTown non è più tua, perchè tu sei andato lontano e quando torni ti senti fuori posto…

  15. 🙂 nessuno, soprattutto te stesso e il tuo essere gay, ti può togliere le tue origini. Io ci sono e ti sono vicino piccolo mio, sempre 🙂

  16. Mi piacerebbe che mia madre (o ancor peggio mio padre) leggesse questo post e provasse a dare una risposta, anche se infondo già so quale sarebbe..e che non cambierà con il tempo..
    Lei ha una figlia gay…ma non lo sa…e lo so che è meglio così, perchè mi sentirei solo dir che sono una persona contro natura…un errore…un’oscenità, come ripete quando vede manifestazioni come quella in piazza farnese del 10 marzo e per la quale non mi ha parlato per ben una settimana, solo per il semplice fatto di avervi partecipato…senza sapere che ci sono stata con quella che è la mia ragazza…
    Mi piacerebbe che mia madre leggesse questo post…ma infondo la risposta la conosco…insulti e offese, queste sarebbero le risposte…e a me non rimane che attendere..il tempo in cui potrò andarmene di qui e forse dimenticarmi di genitori che amano più la loro credibilità, cioè che di loro pensa la gente che la loro figlia…
    Un saluto Ebee

  17. Coraggio Ebee…ti assicuro il percorso non è facile, lo capisco, ti assicuro, ho passato un periodo non facile…considera che mia madre, supercattolica, un paio di settimane fa è arrivata a dire di non volere il prete dentro casa perchè troppo bigotto…i passi da fare sono piccoli e difficili, ma ce la si fa, te lo posso assicurare io che li ho vissuti sulla mia pelle…solo con la visibilità assoluta l’ignoranza viene sconfitta.

  18. vero

    come si fa? come si fa a dirlo ai tuoi genitori, sapendo che potrebbero non accettarti, e sapendo che potresti perderli, anche se ti accettassero ti guarderebbero sempre con occhi diversi… come si fa a fargli capire che io sono felice…come si fa a dirlo ad un fratello che odia i gay… come si fa a spiegarlo a passi piccoli per cercare di capire se accetterebbero o meno…
    scusate lo sfogo… ciao vero.

  19. Purtroppo c’è una sola risposta Vero…provare, e lentamente abituarli al tuo modo di essere, con dolcezza, pazienza, amore! Non è facile, io sto ancora lottando e lotterò ancora, ma personalmente non riuscirei a vivere nel silenzio o nella menzogna.

  20. Manuelo

    Io potrei scrivere un romanzo sulla mia vita ad un anno dalla mia dichiarazione con la mia famiglia; per mia madre inizialmente mi sono rivelato una completa delusione, confessandomi che si sentiva tradita dal mio essere gay.
    Mentre mio padre ha completamente rinunciato a capirmi, affrontando per una sola volta l’argomento e mai più successivamente ( i miei sono divorziati e se già era distaccato il rapporto tra me e lui ora è ridotto davvero al minimo.).
    Mio fratello ( di 3 anni più piccolo) ha preso le distanze da me per qualche mese, perchè diceva che il modello maschile di crescita che avevo per lui rappresentato era decaduto e non mi riusciva più a riconoscere.
    In un clima così io non ho avuto la forza di parlare dell’argomento e ne di introdurli a quella che era la mia vita; e ad oggi ( a 26 anni) la mia omosessualità è un discorso che ha assunto l’entità di un fantasma, di cui si sa l’esistenza ma al tempo stesso la si ignora.
    Così se sono riuscito a sfatare la paura della mia famiglia che pure se gay non sono ne un malato ne un pervertito, vedo mia madre che ogni tanto mi guarda con un barlume di speranza dicendo “non ci credo che a te le donne non piacciono”; mio fratello che ha ripreso il suo normale rapporto con me mettendo però in chiaro che non vuole sapere nulla della mia omosessualità e mio padre….beh, per lui sono un alieno che parla una lingua completamente diversa dalla sua!
    Ma c’è a chi và peggio di me, chi viene cacciato via di casa, chi viene obbligato a frequentare sedute psicoterapiche ( io l’ho fatto, ma solo per assecondare mia madre, ovviamente senza che in me cambiasse nulla); come c’è anche chi è più fortunato.
    Buona fortuna con i vostri coming!
    Manuelo.

  21. ciao massimiliano, per caso sono passato di qui… anke mia madre ha reagito male, forse ckè l’ha scoperto tramite un bigliettino e non da me in prima persona, da brava cattolica di destra qual’è non riesce ad accettarlo, anke se ora la situazione è un po’ cambiata rispetto a prima sento ke non c’è fiducia dall’altra parte. forse perchè ho ancora 18 anni, ed ha paura che possa cacciarmi in uno di quei guai che spesso si vedono nei tg o nei film… boh? fatto sta che a me nn interessa e anke se mi fa male la sua quasi totale indifferenza ho imparato a conviverci, dopotutto non potrei mai odiarla, è mia madre…

  22. Le ferite si curano solo con il tempo…lei ti accetterà, anche se ora le sembra impossibile, lo farà…e tu ritroverai la serenità…a presto e benvenuto…torna a trovarmi!

  23. massimo

    Ciao sono padre di un bimbo di 5 anni. Causalmente sono finito in questo blog, la domanda mi ha interessato moltissimo.
    La cosa che mi sembra strana è che nelle risposte tutti accettarebbero, più o meno avere figli gay. Io sono sicurissimo che se avessi detto ai miei genitori di essere gay, sicuramente mio padre mi avrebbe, come minimo, cacciato da casa e non ne avrebbe voluto più sapere di me per tutta la vita, e mia madre…. mia madre non saprei ma sicuramente avrebbe sofferto moltissimo. Sarei stato la “vergogna” della famiglia.
    Forse perché vivo in un piccolo paese di circa 18000 abitanti dell’entroterra marchigiano, qui la mentalità non è molto “aperta”.
    Conosco un paio di ragazzi bisex, uno di questi lo conosco da quando eravamo piccoli e all’età di 14 anni circa mi ha confessato di essere bisex. Ora è sposato e frequenta anche altri uomini, ovviamemente di nascosto dalla moglie.
    In merito alla domanda del blog, io sinceramte parlando non sarei molto felice, OVVIAMENTE sono sicuro che non reagirei come avrebbe reagito mio padre o, perdonami il confronto Max, come ha reagito tua madre. Lui sarà sempre mio figlio, lo aiuterò e gli starò sempre vicino indipendentemente dai sui gusti sessuali (anche perché sono convinto che se un figlio è gay molto dipende da noi genitori), sicuramente gli direi di fare il coming-out, fare come il mio amico è troppo reprimente e non è coretto nei confronti della persona che ami. Dico che non sarei contento solo perché viviamo ancora dove c’è molto razzismo e molta discriminazione. Sicuramente avrebbe problemi anche sul lavoro (ripeto forse in città è diverso, io se al mio titolare dicessi di essere gay sarei sicuramente licenziato in tronco, non voglio entrare in meriti politici ma è di estrema destra!!!). Un giorno ho quasi litigato con un mio collega perché ha detto una frase irripetibile contro i gay, li ho difesi a spada tratta tanto che alla fine ha pensato che lo fossi anche io, fortunatamente c’è stato un altro collega che mi ha appoggiato.
    L’importante nella vita è essere sempre se stessi e sopratutto felci, mai cercare di essere come ci vorrebbero gli altri.
    Scusate se ho scritto un poema ma è esattamente come la penso. Sono dell’opinione che essere Gay non fa del male a nessuno.
    Un Saluto a tutti.

  24. Sono felice di quanto hai scritto…direi che hai colto il punto. Un genitore può certamente mostrare preoccupazione per l’ambiente ostile in cui il figlio vive, non per l’omosessualità in se. Hai passato il test (spero che molti lo passino come te) hai mostrato ciò che cercavo in questo blog, l’amore verso il figlio a prescindere da ciò che è (gay in questo caso). Di questo un figlio ha bisogno, di nient’altro e del sostegno permanente dei genitori…la vita è già difficile per un eterosessuale, a volte per un gay la difficoltà è amplificata.

    Grazie della visita, torna quando vuoi se trovi argomenti interessanti in ciò che scrivo:)

  25. Felix

    Salve. Io non sono gay, perciò mi scuso in anticipo se dovessi dire qualcosa di “sgradevole”.
    Per motivi miei sto cercando di capire di più sui gay ed il loro mondo, perciò mi sono ritrovato quì.
    Tre anni e sei mesi fa il mio primo figlio è morto a 20 anni in un incidente di auto.
    Non era gay, ma quando era vivo mi capitava di pensare che se lo fosse stato lo avrei comunque accettato e amato, perchè è mio figlio e lo amo.
    Ora dico: magari Felix fosse vivo e gay, sarei l’uomo più felicedi questo mondo !

  26. Grazie per il commento, non hai detto nulla di “sgradevole” amare ed accettare per ciò che si è, è quanto OGNI GENITORE DI QUESTO MONDO dovrebbe fare in questo mondo con il proprio figlio.

    Grazie per essere passato!

  27. Alex

    Ciao… io ho accettato il fatto di essere gay da meno di una settimana (prima mi spacciavo per bi… vabbè…) cmq a saperlo sono in pochi… e tra questi non ci sono i miei genitori ne parenti. Mio padre lavora in Polizia e la sua mentalità è pari a quella del 1300… mia mamma forse capirebbe… ma ha gia abbastanza problemi… meglio evitare. Le poche persone che lo sanno sono la maggior parte amici e persone gay. Il mio migliore amico non lo sa… è troppo etero e con pregiudizi per potermi accettare…. Vabbè, da quando sono in pace con me stesso le cose vanno bene. Con il tempo la gente saprà come sono e forse perderò amicizie superficiali, inutili, rimarranno quelle vere. E per quanto riguarda la mia famiglia… bè… non vedo nessun motivo x cui debbano saperlo. Se ci sarà occasione in cui non potro far a meno di confessare la verità… allora che sia.

    Un saluto a tutti.
    E da come la penso io… Meglio essere gay ed essere intelligenti e sensibili che essere etero e vivere nell’ignoranza e nell’egoismo.

    Alex

  28. Ciao Alex, ti ringrazio del tuo contributo…il mio augurio per te è semplicemente di avere amore e protezione da parte di chi ti ama, parente, amico, compagno che sia.

    Se hai qualcosa da voler condividere trovi il mio indirizzo nelle mie pagine del blog.

    Ti abbraccio

  29. Gabriele

    Direi che Felix, nella frase finale, ha espresso molto bene il concetto di cosa vuol dire essere geintore e quindi tutto quello che viene prima è relativo.
    E’ comuncue chiaro che un genitre vorrebbe che il figlio fosse una sorta di prolunga di se stesso e naturalmente in meglio. Però ci sono tante delusioni che ti un filgio tipuò dare e quella di essere un omosessuale è una delle più piccole a ben soppesarla.
    Il problema è che questo ti rimescola anche le tue relazioni con gli altri e magari alcune persone che hanno dei punti di riferimento non propi, inventarseli o meglio scoprili può essere un grosso problema e preferiscono il rifiuto che è più comodo.

    Comunque gran bella domanda! Ciao

    Gabriele

  30. Mico

    Salve…io sn un ragazzo di 17 anni e sn gay, nessuno lo sa,la voglia di confidarmi almeno con i miei famigliari non manca anzi … ma per loro nn sarebbe affatto una casa accettabile, mio padre è ultra cattolico e guai a noi omosessuali, per lui siamo dei malati (parole uscite dalla sua bocca).Le poke volte ke in famiglia se ne è parlato (in generale) lui ha espresso solo offese,anke molto pesanti mia madre nn si è mai espressa ma ha già dei problemi personali,e nn gli farebbe bene senteire certe cose, i miei fratelli 4 uno dei quali è un mio gemello, anke loro sono con mio padre e io sn il povero sfigato della famiglia ke deve vivere nella menzogna per venir accettato almeno da loro … e quindi come potrei confidarmi con della gente così, allorea devo rimanere qui zitto … 😦
    ciao
    Mico

  31. gio90

    ciao max sono un ragazzo d 17 anni del salento ho scoperto da poco la mia omosessualià all inizio pensavo d essere bsx ma sai io penso che bsx esistano e avrei voglia d dikiararmi ma ancora nn so se fare un passo del genere dopo tutto ho ancora la mia età ma ho gia una storia cn un ragazzo d 20 anni da 6 mesi essere gay nn e una cosa brutta ma t dico solo una cosa scoprire della mia omosessualità sono stato veramente male sono stato scemo boh nn so aspetto una tua risposta baci ciauuu!!!

  32. Qui non si tratta di scoprirlo, si tratta di ammetterlo a se stessi che è dura perchè si sa che si va incontro a tanta ignoranza. Vedo che a 20 anni sei piuttosto avanti, visto che hai già una storia. Qui il problema è capire se trovi ignoranza anche nell’ambito famigliare. Questo è un problema, mi rendo conto e anche molto grosso, il fatto è che se riesci in qualche modo a dirlo, raccoglierai i frutti del tuo dolore a distanza di anni…io l’ho considerato un investimento, naturalmente la situazione cambia a seconda di ciò che hai attorno a te, soprattutto a livello famigliare.

  33. Felix

    Per Mico e gio90

    Siete due “bambini”, in senso buono, e io vi parlo da genitore.

    Aspettate un pò, non parlate ancora in famiglia: “rafforzatevi” ancora un poco….

    E’ vero, come dice Max, che si tratta di un investimento per il futuro, ma aspettate un po di essere in grado di investire….

    Non so se il mio è un buon consiglio, ma da non gay è questo che mi sento di raccomandarvi.

    Ciao, Felix

  34. ngio90

    ciao felix e grazie x la risposta…. ribadisco nel dirti ke mia madre sà che vado nelle disco gay che frequento gente gay oppure che vado in chat gay insomma tutte quelle cazzate!!!! e credo ke lo abbia capita la mia omosessualità solo che aspetta la conferma anke io certi giorni m sento d confidarmi cn mia madre ma la mia più grande paura e mio padre odia gli omosessuali dice che sono malati che fanno skifo e cazzate varie che devo fà? uccido lui e m dikiaro????

  35. In questo caso devi far passare del tempo, magari puoi guadagnarti la complicità di tua madre, tra un po’…e poi col tempo troverai il modo di gestire tuo padre…

  36. gabriel

    ciao max sno gabriel un ragazzo che da poki anni vive in italia a bari precisamente girando x i siti gay ho trovato il tuo ho letto un pò e m sembra interessante… allora sno un ragzzo simpatico lunatico coccolone etc… ho un amico d 30 anni ma m sono innamorato a prima vista nn m era mai capitato in vita mia lui dice che è bsx ma ha avuto esperienze cn uomini io nn ho ankora confessato che m sono preso la cotta x lui nn ho il coraggio il male è che io sto male cn me stesso nn riesco ad uscire cn lui m telefona e nn gli rispondo cose così…. credi che sto facendo male a nn rispondere a nn farmi più sentire??? io sno dell opinione che se ad una xsona riesci a fecondare il cervello rimarrà tua x sempre e giusto o è sbagliato nn sò confusione totale se puoi aiutarmi t ringrazio kiss asp la tua risp al + presto baci v v b

  37. Non ho ben capito quanto tempo tu abbia resistito alla fase di corteggiamento…io mi butterei…del resto è sempre meglio aver provato.
    Ti abbraccio
    Massimiliano

  38. ngio90

    ciao felix t ricordi d me? t dissi che volevo dikiararmi alla mia famiglia….. qualche mesetto fà…. c’è l’ho fatta e la risposta sai qual è stata?
    figlio mio devi essere felice cn te stesso nn t posso dire ne si ne nò… da parte d mia madre da mio padre m sno preso uno skiaffone ed ho dormito 2 notti fuori casa ma ora s è aggiustato tutto… certo la cosa nn la faccio pesare molto ma cmq meglio così sno felicissimo.. ho avuto un grande coraggio da paura ma era una cosa che aspettavo da tempo del resto tutto ok col mio ragazzo anke aspetto la tua risp kissssss razie!

  39. ciao Max!Quello che ho letto mi fa molto pensare.io ho 20 anni, sono gay e non sono ancora dichiarato…ora sn a rimini per studi e ciò mi ha aiutato moltissimo perchè vengo da un paesino di 200 persone dove un ragazzo gay sta troppo “stretto”…ho fatto coming out pian piano con gli amici e mi sono accorto che “li sottovalutavo” : le donne entusiaste e i maschietti…ancor di piu…inaspettatamente! Le uniche persone importanti che non lo sanno sono mia madre,mio padre e mia sorella…sono profondamente cattolici, so come la pensano riguardo l omosessualità e inoltre loro sn contro l adozione e il matrimonio gay, da veri bigotti cattolici.hai ragione nel sottolineare la sofferenza “solitaria” di un ragazzo gay…gli amici\e ci sono ma l appoggio della famiglia nn cè quasi mai…io lho vissuto sulla mia pelle 5 anni dietro un ragazzo etero a piangere da solo in camera……(ora sono a rimini,fidanzato e felice da 2 mesi)…………ora,una domanda che volevo porti (anche se questo dovrebbe essere un commento e nn un questionario) è :
    come è possibile che in un paesino la maggior parte della gente abbia “capito” di me ,o perlomeno abbia il sospetto, e i miei genitori non sembrano avere dubbi sulla mia eterosessualità (fasulla)??? mi vien da pensare che loro lo neghino a sè stessi….ma che in fondo lo sappiano.tu cosa mi dici? sarei contento di ricevere tua risposta e di conoscerti…scrivimi se t va singerdave@alice.it oppure davebasf@yahoo.it…ti do anche contatto msn : singerdave@hotmail.it

  40. Sofi92

    Ciao Max! So che non sono ASSOLUTAMENTE la persona più adatta per commentare, ho 15 anni e per i figli dovrò aspettarne ancora molti…però non potevo non lasciare un mio commento su questo meraviglioso post. L’unica cosa che riesco a pensare è che la nostra società è profondamente ingiusta: in Italia in particolar modo, forse per la presenza del Vaticano e di autorità ecclesiastiche che fanno ancora troppa leva su questi argomenti. Non ci sarà mai né libertà, né democrazia se non quando TUTTI e ripeto TUTTI i cittadini avranno gli stessi diritti e doveri e saranno uguali sia di fronte agli altri che di fronte alla legge.
    Per quanto riguarda i genitori di ragazzi gay, ahimé la situazione è grave: i nostri genitori sono cresciuti in una società “bigotta” e piena di tabù e veramente pochi riuscirebbero ad accettare di aver messo al mondo un figlio gay: ho diversi amici omosessuali e ciò mi è stato confermato (e non solo da loro, mi basta sentire cosa ne pensano nella mia famiglia…). L’essere gay viene vissuto come un difetto, una macchia (quante volta abbiamo sentito la parola “frocio” usata come offesa?) ed è per questo che molti genitori, pur continuando ad amare incondizionatamente il figlio, non possono fare a meno di chiedersi “cos’ho sbagliato?”. In realtà non hanno sbagliato nulla: dovrebbero invece essere felici che, se il loro figlio ha fatto coming out, abbia avuto il coraggio di esporsi ad una società di egoisti e rivelarsi per quello che veramente era: per me è un gesto veramente ammirevole.
    Ciao, spero di non averti annoiato! 😀

  41. Non mi hai annoiato…ribadisco, è dura, ma prima o poi raccogli i tuoi frutti, è giusto fare coming out. Più si è esposti meglio sarà in futuro…l’amore non ha confini, i genitori arrivano al (non ho sbagliato nulla) il percorso è lungo e non te lo diranno mai…ma ci arrivano!

  42. Manuel90

    Il mio COMING OUT l’ho fatto esattamente un mese fa… Ed è stato uno dei giorni + belli della mia vita… Finalmente avevo permesso ai miei genitori di conoscere veramente ed intensamente loro figlio…(il solo pensiero di “lasciarli morire” senza dirgli questa cosa mi dava grande angoscia e dispiacere poichè nessuno al mondo mi ama come loro, vorreste mai prendere in giro o nascondere qualcosa a chi vi ama?) Si sono comportati in manira impeccabile mi hanno abbracciarto e mi hanno rassicurato…Si sono incavolati con me perchè, secondo loro, avrei dovuto dirlo prima… Infatti mio padre credeva che fossi un drogato…perchè non gli dicevo mai dve andavo e non sapeva con chi stavo… Semplicemente uscivo con il mio ragazzo… Non dimenticherò mai l’espressione di mio padre : ” Ah menomale sei omosessulae, credevo ti drogassi”…Eheh… Con mia madre vado a ballare all’alpheus insieme al mio ragazzo… ma sò che non è per tutti la stessa cosa…Putroppo un enorme stereotipo ci avvolge e fa si che la gente abbia quasi paura di un “FIGLIO GAY”… Ragazzi trovate il coraggio di esprimere e gridare la vosta omosessualità, credo che nessuno di voi voglia compromettersi la vita… Grande solidarietà va a quelle persone che nonostante tutto hanno deciso di fingere a vita sposandosi, mi dispiace.
    Credete nei vostri genitori, nessuno più di loro su questa terra vi ama. ci metteranno 1, 2 3 4 anni per comprenderlo…ma sono sicuro che ci riusciranno… Un grande abbraccio a tutti…

  43. magicbox

    Salve a tutti,
    Vorrei esprimere le mie congratulazioni per questo blog.
    Trovo che sia molto efficace e sensato, oltre che ricco di esperienze interessanti.
    Personalmente mi trovo in una situazione “stagnante” nel senso che
    il fatto di dire al mondo che sono gay da una parte mi affascina nel
    vero senso della parola,( perchè penso che sia molto liberatorio ),
    dall’ altra mi innervosisce il fatto stesso che avverta la necessità di dirlo:
    sembra che la gente debba prima di tutto sapere con chi voglio
    andare a letto…insomma lo avverto come un inutile arrendersi alla curiosità altrui perchè alla fine si fa tutto questo e si soffre solo per gli altri e ci si preoccupa pure che ne soffrano!! Con i momentacci e la solitudine che ho passato non riesco a capire come mai non riesca a non dare peso alle reazioni altrui, forse perchè sono quelle stesse che mi han sempre fatto paura?
    Quello che mi piacerebbe fare invece è presentarmi a sorpresa con il mio ragazzo senza troppi discorsi e piagnistei antecedenti, davanti ad amici e parenti…in fondo se deve essere uno shock che lo sia fino in fondo no?!? 🙂 ….ma non credo che riuscirei a compiere un gesto così grandioso…ora come ora…a meno che qualcuno non mi provochi!
    Vabbeh, ho detto la mia…
    Mi fa piacere comunque che ci sia sempre più gente più giovane di me( io ho 29 anni! ) che decide di compiere il passo.
    Grazie e in bocca al lupo a tutti!

  44. …fallo certamente con i tuoi amici Magicbox…riuscirai poi piano piano per il resto. Ciao e grazie dei complimenti e del tuo intervento
    Massy

  45. kamy.93

    ciao… e la prima volta k passo d qui.. della mia MERAVIGLIOSA condizione lo sanno solo gli amici e a scuola.. ho 14 anni vorrei dirlo ai miei genitori ma ho paura della loro reazione. se mi accettassero x qll k sn sarei felice d dirglielo. 1 volta x scherzo ho dtt k sn gay e il secondo marito di mia madre k nn e mio padre mi ha dtt k potevo farmi le valigie! cmq poi ho dtt k era 1 scherzo come dv fare? baci risp

  46. Alex

    Caro Max,
    mia madre sospetta di me. Io sono innamorato di un uomo più grande di me, ma tra noi c’é un’intesa che va ben oltre il semplice rapporto fisico. Tant’è che non abbiamo neanche la concezione di una relazione omosessuale, viviamo ogni momento cogliendo tutte le gioie dello stare insieme. Tuttavia i miei non capirebbero, non accetterebbero. Il coming out non è lontano, ed io lo temo incredibilmente. Ma appena penso a lui sento che non é un ostacolo insormontabile. Grazie mille per le tue parole, sono confortanti come poche altre.
    Alex

  47. _+*°+_Lothien_+*°*+_

    hola! io lo sono…nn ti conosco ma ho trovato il tuo intervento davvero interessante. Io non sono un genitore,ma uno di quei figli che devono…ecco…”sopportare la loro reazione”(tra virgolette perchè a volte siamo noi stessi che crediamo di dover sopportare qualcosa e nn leggiamo,invece,tra le righe). Ho 16 anni e ho detto l’anno scorso di me ai miei. L’ho fatto perchè non volevo finire come molti,costretti a nascondersi dietro una maschera di ipocrisia. Molti dicono che il loro disagio è dovuto al fatto che i genitori hanno la “presunzione” che i loro figli siano etero,ma la verità è che se si impara a leggere tra le righe,sono soltanto un mucchio di paranoie assurde! i miei genitori dopo la “chiaccherata” hanno deciso di mandarmi in terapia. Ho odiato per 6 mesi mio padre prima di scoprire che in realtà lo psichiatra nn cercava di “curarmi”,ma solo di aiutarmi a trovare la mia strada dato che i miei genitori non sapevano come altro aiutarmi. Io sto bene con loro. Inutile dire che m hanno spedito a Roma subito dopo il “fattaccio”,ma volevano solo allontanarmi per poter capire. L’ho capito in ritardo…ho fatto come molti che si sono lasciati andare…ma qualcuno lassù deve avermi voluto bene perchè i miei genitori si sono fatti capire ” a loro modo”. Esistono due modi di reagire al “problema” dell’omosessualità da parte dei genitori. il primo : In base agli altri (genitori superficiali e disadattati). E il secondo : Cercare di aiutarli anche a rischio di incomprensioni. perchè si sà che nn è facile. Ma la difficoltà sta solo nel cercare di adattarsi al mondo esterno. La paura è solo per il loro futuro incerto. Ma anche se molti ancora stanno male…Basta aprire gli occhi….Noi NON SIAMO SOLI. Il mondo gay non dovrebbe essere scisso da quello etero..perchè siamo tutti esseri umani no? e questo i miei genitori m hanno insegnato a fare dopo 1 anno di martirio mio personale,crucciato da problemi “inesistenti”. E per i genitori che non si curano dei propri figli,ma che piuttosto cercano la propria immagine negli altri…beh…basta solo imparare a “Vivere” la propria famiglia prima di vivere il mondo. ciao…

  48. Alex

    Beh… Ci sono sviluppi… L’11 luglio l’ho detto. Preferisco stendere un materasso pietoso sulla prima reazione. Diciamo solo che mia madre pensa che io abbia un “disagio” profondo (praticamente che io sia pazzo). Risultato: domani, ore 10.15 appuntamento con la psichiatra. Non una psicologa, una psichiatra. Ci andrò solo per compiacenza nei confronti dei miei, che sperano di “curarmi”. Intanto sono sempre più innamorato. Qualunque cosa accada a casa, vinceremo noi. L’amore vince sempre.

  49. Alex

    Caro Max, effettivamente ci sono stato. Morale: la tipa lì mi ha detto che ho una maturità intellettuale pazzesca e che vivo la cosa con estrema spontaneitá (e vedi tu, sono anni che sono gay…), pertanto se c’è un problema, esso risiede proprio in mia madre!

  50. Marco

    Questo post è davvero molto interessante a mio parere, ed è per questo che ho immediatamente voluto intervenire. Purtroppo io nn credo, data la mia esperienza, nei risvolti positivi di un coming out, o della piena accettazione di una madre nei confronti di un figlio gay. Sono Marco, un ragazzo di 19 anni, pugliese. I miei genitori hanno scoperto ke ero gay a 16 anni, leggendomi ogni singola mail ke avevo salvato sul pc.
    Una madre che dice al proprio figlio “preferisco avere un figlio morto ke un figlio gay in casa” e ancora “Ti ho dato la vita perché tu avessi dei figli e una famiglia normale, non perché disonorassi questa famiglia” (o ancora “Se hai deciso di far la vita di <> hai finito di abitare sotto questo tetto “) a parer mio non ama abbastanza suo figlio. Ho smesso di lottare poco dopo, quando per colpa di mia madre ho perso l’unico ragazzo ke abbia mai amato. Ho smesso di lottare contro l’ignoranza dei genitori, xkè nn credo più in una vita migliore per i gay. Ed è estremamente triste vedere di come una madre se ne fotta letteralmente della felicità del figlio, per costringerlo ad una vita da represso e infelice. Dicono tutti che man mano l’accettazione diventa più facile. Sono la testimonianza vivente ke nn è così purtroppo, e sicuramente nn sn l’unico che ha problemi come questo. I miei fanno finta che io sia etero, che io a 16 anni abbia perso la testa per un mese e che ora sia “tornato normale” e q uando mi chiudo per giorni in camera a piangere pensano che io abbia problemi con lo studio universitario. Ecco xkè sono giunto all’idea che non tutti dovrebbero far figli, ke essere genitori è sì difficili, ma si diventa genitori nel momento in cui si guarda alla felicità di un figlio, perchè è per questo che esiste la vita.
    Scusate lo sfogo.
    Buona Serata a tutti
    Marco.

  51. Gabriele

    io vorrei un aiuto ho 17 anni sono di sassari e sono bsx ma ho paura! di essere

    1) preso per il culo
    2) non essere accetato dai miei amici e dalla mia famiglia
    3) messo in disparte
    4) preso per il culo dai miei amici
    5) essere stressato dai miei amici dicendomi (frocio)
    7) essere preso a parolace perche sono gay

    e con questo o paura di accetarmi!
    e credo che mamma e babbo neanche loro mi acceterebero!

  52. giovy

    caro max..sono un ragazzo omosessuale di 19 anni! ho scoperto la mia omosessualità in età adolescenziale e ora da circa due mesi i miei ne sono a conoscenza. Ho un ragazzo della mia stessa età che amo + di qualsiasi altra cosa al mondo..siamo assieme da quasi un anno e mezzo! il punto però è che i miei genitori hanno preso malissimo la mia omosessualità e mi rendono al vita impossibile, tra continue liti e dispetti che nemmeno quando avevo 10 anni si verificavano. La loro reazione iniziale è stata dirmi che gli avevo provocato un dolore immenso e che si addirittura preferivano un figlio drogato almeno avrebberò potuto far qualcosa per aiutarlo. i primi giorni furono un incubo e io spaventato ho deciso di fargli credere come volevano che io potessi cambiare. un giorno però mio padre mi seguì e mi mi becco in giro con il mio ragazzo.salito in macchina altra lite, tra i suoi mille insulti. li ho deciso di non mentire più e di cercare di andare avanti. mi sono sentito dire di essere una persona cattiva e egoista solo per il fatto di non aver nemmeno voluto provare a cambiare..tutti i discorsi fatti con mia madre hanno un senso unico, ogni cosa detta la deve spingere a suo favore facendo sentire me la merda di turno..ogni tanto sembrano far finta di niente, il tanto da illudermi, il tempo di tornare su col morale che mi arriva la bastonata alle spalle, tornano all’attacco. Sono da poco trascorse le feste e per passare il capodanno con il mio ragazzo ho dovuto mentire a livelli assurdi, ma io sono stufo di mentire..credono di cambiarmi con il loro proibizionismo, mi impongono la lora autorità che io ormai più nn rispetto con delle regole assurde..cose mai viste prima! Hanno cercato di impedirmi di vedere il mio ragazzo minacciandolo di dire tutto ai suoi genitori. ed’è anche x questo che in un primo momento ho finto di non frequentarlo più, per paura di poter mettere anche lui nella mia stessa situazione! Mia madre poi ora si è affidata alla chiesa, prega ogni giorno e dice cose che mai e poi mai avrei pensato di sentir dire da lei…sembra quasi malata, esaurita..non sò più come comportarmi..attendo solo la fine degli studi universitari per poter avere un minimo di stabilità economica e poter inizare a costruirmi una vita con la persona che amo. Sono però spesso attraversato da momenti di sconforto e nn sempre riesco a auscirne da solo. ho apura di poter arrivare anche a gesti folli. La situazione dentro casa sta diventando insopportabile e nn credo di riuscire ad andare avanti così. Ma come si fà a 19 anni ad abbandonare la propria famiglia e ricominciare tto da zero..vorrei poterne avere la forza e le capacità ma nn è facile..spero che tu possa darmi qualche consiglio.

    grazie mille…

  53. Rain

    Caro max,

    Premetto che spero davvero che tu possa leggere questo intervento anche se fatto quasi 2 anni e mezzo da quando hai lanciato la tua domanda.
    Ho trovato il tuo intervento per puro caso, girando in internet.
    Sono un diretto interessato di questo argomento, io ancora non ho fatto il mio coming out.
    Probabilmente ci sei passato anche tu (anche se non te lo auguro per niente al mondo, anche se non ci conosciamo), ma davvero ci terrei a sottolineare che la sensazione che si prova è identica a quella della roulette russa.
    Menzogne, giri di parole, paure, anzie, maschere su maschere, sorrisi forzati e atteggiamenti non propri solo per poter continuare a reggere in equilibrio la propria vita, solo per non vedere i propri genitori piangere o delusi.
    Solo per non rovinarsi l’intera vita… e forse anche per non rovinare quella di coloro che ti sono intorno.
    Riesci a fingere, sai fare l’attore: premuto il grilletto non muori.
    Esplodi, non ci riesci, commetti anche solo un minimo passo falso: premi il grilletto e una pallottola di odio, rancore e paura ti finisce.
    La mia vita è come uno stagno. E io sono un bambino che tiene fra le braccia milioni di sassolini.
    Se ne cade uno forse riesco a nasconderlo. Ma già se ne cadono due le onde si propagano e si ampliano su tutta la superficie fino a formare una reazione a catena che non si può fermare.
    Avendo 14 anni, mi rendo conto di non avere molta voce in capitolo,
    ma posso seriamente dire che è come essere ad un passo dalla morte ogni giorno, ogni bel momento può diventare solo un ricordo passato.
    Questo si diventa, questo sono diventato.
    Una marionetta al servizio delle aspettative degli altri, tutto ciò che resta di un ieri ormai dimenticato.
    E ti senti sbagliato,solo.
    Vedi un ragazzo e una ragazza baciarsi e pensi ” riempiti gli occhi perchè è ciò che potrai solo vedere ma mai avere ”

    Nessuno può sentirti urlare all’interno del tuo gigantesco dolore.

    Scusami tanto per il poema,Max, ma ciò che sentivo l’ho detto.

    Un abbraccio,

    Rain

  54. beckett1883

    Caro Rain, a me sembri un ragazzo decisamente maturo e consapevole di sé. E a 14 anni questo è tanto, perché probabilmente stai raggiungendo la prima, granitica certezza circa la tua omosessualità: non sei tu ad essere sbagliato. Non sei tu a essere l’errore, ma lo è e lo sarà chi, una volta che avrai lasciato cadere più o meno volontariamente i sassolini nello stagno, non vorrà vedere le onde che si propagheranno o, peggio, vorrà contrastarle. Questi sarà in errore.
    Io a 14 anni ero solo come te; forse ancor di più, perché non conoscevo internet e le potenzialità positive che può avere come luogo di ritrovo e di dialogo. Ero solo con la mia subodorata diversità, un’omosessualità non conclamata del tutto neppure a me stesso, eppure così palpabile, in fondo.
    Oggi, a 21 anni, ho fatto alcune cose di cui non mi sarei mai ritenuto capace. I miei amici e i miei genitori sanno della mia omosessualità e io ho serenità su questo fronte. Fare coming out è strano. Parafrasando una tua immagine, è come premere il detonatore, ma senza che la stanza esploda. Ho interrotto una vita fatta, se non di menzogne, di verità non dette, di rospi trattenuti, di difficoltà quotidiane affrontate da solo. A ripensarci, solo due o tre anni fa non ci avrei scommesso una cicca.
    Vivi la tua adolescenza come ti viene, con l’unica certezza con la quale ho aperto questa lettera. E, prima o poi, scaglierai tu le tue pietre nello specchio d’acqua.

  55. TheFaun

    La cosa più difficile da sopportare è la solitudine, si è abbandonati.
    Grazie per avermi risposto, per ora voglio pensare solo a costruire il mio futuro, poi riflettendoci il coming out verrà quando sarò pronto.
    Un grande abbraccio, Max.
    passa pure da me, se ti va.

    Ciao,

    TheFaun

  56. Gabriele

    Cosa direi a mio figlio se fosse gay? cercherei di usare parole caute ma non lo so di certo cosa gli direi…
    Io so solo che voglio mandare avanti il nome della mia famiglia, con un figlio gay saprei che sarebbe l’ultimo e quindi ciò porterebbe all’inevitabile fine della mia famiglia.
    Perciò ammetto che se mio figlio fosse gay dentro proverei una grandissima delusione, saprei che quei sogni di poter un giorno invecchiare e diventare nonno sarebbero stati vani, perchè avrei avuto la certezza che non avrei mai avuto nipoti.

    sono un omofobo?

  57. Omofobo non lo so, forse egoista però si? Di chi è la felicità, la tua o la sua. Credo che la cosa importante nella vita di una persona sia il diffondere amore…non è interessante a chi sia rivolto e se il frutto di questo amore porti alla nascita di un figlio…la felicità di un figlio, è questo ciò che dovrebbe guardare il padre, non la propria

  58. The Faun

    Se mi è permesso, gabriele, oltre a ciò che ha detto max, aggiungerei che il fatto di essere delusi di un figlio solo perchè non potrà portare avanti il nome della propria famiglia è una cosa alquanto stupida e abb egoista… senza offesa.

  59. Marco

    Ho letto con interesse il post e gli altri interventi. Alcuni mi sembrano un po’ troppo buonisti…io da padre posso dirti che, per l’amore di mio figlio potrei accettare la sua omosessualità senza tuttavia farmi piacere; è normale che il desiderio di chi mette al mondo un figlio sia di vederlo un giorno unito ad una sposa e che, con questa, possa formare una sua famiglia.

  60. BWP

    Incredulo,confuso e spaventato.Mia moglie si è accorta che la nostra unica figlia di 21 anni ha una relazione con una ragazza di un paio d’anni più giovane.Forse avevamo sottovalutato che le sue relazioni maschili duravano poco,che li lasciava sempre lei.E’ una bella ragazza,spigliata simpatica,ama molto stare in casa.Canta per passione..è bravissima.Poi l’altro giorno si è confidata con mia moglie piangendo a dirotto.A me sta a cuore solo la sua felicità,non mi interessa se è o non è gay.Vorrei solo essere sicuro che sia veramente gay,non magari un momentaneo allontanamento dai ragazzi che,magari,l’hanno delusa con comportamenti non propriamente corretti.Consigli?

  61. Cerca di starle vicino senza darle pressioni. Se si è confidata (ed è un passo importante farlo e ne sono felice per lei) significa che lo è senza alcun ripensamento. La fase precedente il coming out è sempre fatta di mille pensieri anche negativi. Stalle vicino e falle capire che non ti importa com’è e che è pur sempre tua figlia. Lei si sentirà sicura e le sarà sufficiente ciò. Si, è vero, a volte ci possono essere episodi passeggeri di attrazione verso lo stesso sesso. Ma se lo sente e ve lo ha confidato non mi sembra questo il caso. Scrivimi anche in email se vuoi, se avrete bisogno saprò di certo dove indirizzarvi.

  62. ale

    salve a tutti..io ho 15 anni e sono lesbo..penso k noi omosessuali di tutti e due i sessi nn siamo cattivi..anzi..siamo più buoni delle persone etero k senza pensarci danno aria alla bocca facendo uscire solo k fesserie!!! io sono mi sn altamente stancata di tutto ciò! voglio k finisca tutta questa ignoranza da parte dei genitori e di persone normali k nn accettano i propri figli.,nn l’abbiamo scelto noi! siamo così..io so di essere dell’altra sponda fin da quando riuscivo a capire qualcosa (circa 6-7 anni) i miei genitori nn lo sanno anche xche mio papa mi butterebbe fuori di casa..(parole sue) e mia madre..beh..rimarrebbe delusa..lo sanno solo i miei amici più cari..e più k altro ho trovato il coraggio di dirlo alla ragazza k mi piace da morire e k x lei farei di tutto!! spero k la mia infelicita un giorno finisca..e lo spero x tutte le altre xsone k sono in situazioni peggio delle mie..
    un abbraccio forte!!!

  63. lisa

    E’ un post aperto da moltissimo tempo, ma devo dire che mi ha commosso.
    La reazione di tua madre, è uguale alla reazione di entrambi i miei genitori, ed è vero, ogni volta, ogni singola volta, è una coltellata.
    Perché io ho avuto pazienza, ho aspettato che lo “shock” passasse, ho aspettato, pazientato, tollerato. Perché sono i tuoi genitori e devi loro rispetto, eprché comprendi che hanno vissuto in un mondo diverso.
    Ma, in realtà, piano piano, a forza di soffrire, io ho perso i miei genitori. E non per le litigate, non per le brutte parole dette, ma eprché, di fatto, mi hanno negato la loro comprensione. MI chiedo come si possa amare un figlio e al tempo stesso condannarlo in maniera così totale, solamente perché è diverso. Non ho risposta. ormai mi sono abituata al loro silenzio, è divenuto il mio silenzio. E il tempo scorre, e le rughe ormai testimoniano anni di distanza e solitudine. MA nonc redo di poter mai perodnare veramente i miei genitori per aver riversato in maniera così brutale su di me la loro delusione.

  64. Ciao Lisa, so cosa intendi…quando non ti accettano sono capacissimi di creare delle barriere, come fossero bolle per cui ci sei ma gli altri non ti vedono…è un po’ quello che fa mia madre, ma credimi, anche solo l’idea di aver fatto coming out, mi ha reso libero, perché la libertà rende liberi, sempre. Se vuoi parlare io sono qui, sempre, non importa che il post sia vecchio, l’argomento (purtroppo) è ancora caldo, a causa di ciò che il nostro paese vive in questo momento, e della troppa ignoranza della gente che conta (o dovrebbe contare)…

  65. giovanna

    no e inaccettabile avere un figlio gay e un dolore che lacera l’anima e non parlate solo voi figli gay date spazio ai vostri genitori. ma nn vi accorgete che volete far valere solo i vostri diritti, e i vostri di questi gentori che perdono un figlio perche scoprire di avere un figlio gay e un lutto ti accorgi di avere un’altra persona in casa sembra di avere un estranio in casa e le malattie che rischiate di prendere e contangiarli in casa che schifo questa e la nostra societa’ a furia di gridare al mondo che essere gay non e una malattia e diventata una moda e io mi chiedo dove sono gli uomini basta gridare al mondo che essere gay non e’ una vergogna perche’ dio ha creato l’uomo e la donna per procreare finiamola con questa commedia e di parlare e divulgare un messaggio sbagliato a questi ragazzi che stanno crescendo e alle madri che sono orgogliosi di avere un figlio gay smettela di andare in televione a urlare ai 4 venti mio figlio e gay andate tutti a leggere la bibbia perche’ l’omsessualita’ e una condizione mentale

  66. Caro Max, mi chiamo Letizia, ho 20 e attualmente mi trovo a Berlino per motivi di studio. Sono davvero felice della domanda che hai fatto e avrei un sacco di cose da dire in merito perchè mi sento veramente coinvolta in questo argomento per motivi personali. Ritengo che se un genitore ama veramente un figlio lo deve accettare per quello che è ( etero, omo o bisex che sia) e l’unica cosa di cui deve preoccuparsi è che suo figlio stia bene e che la persona che frequenta lo sappia amare per come si merita. L’unico caso in cui secondo me un genitore deve intervenire è se si accorge che effettivamente la persona con cui il figlio sta è veramente cattiva e che lo potrebbe portare sulla cattiva strada ( ad esempio droga o alcol). Questo è un vero atto di amore che ovviamente va prescindere dal fatto che il figlio stia con un uomo o con una donna. Per la mia esperienza personale ti posso dire che ho un padre che ha avuto difficoltà nell’accettare che il mio primo amore non fosse un uomo e anche se non mi ha mai fatto ostruzionismo, inizialmente si era arrabbiato molto e anche la sua compagna ha detto cose poco piacevoli. Tra queste ti espongo alcune sue frasi che mi hanno colpito molto: “la mia libertà finisce esattamente dove inizia la tua.” La seconda inve è ” la felicità degli altri non si calpesta anche a costo di rinunciare alla propria”, l’ultima è ” le nostre scelte si fanno ma senza intaccare la vita degli altri” Queste frasi le ha dette in merito al fatto che secondo lei ero io a non tener conto del dolore di mio padre e a calpestarlo senza portargli rispetto. Nei momenti in cui mi sono state dette queste cose io non ho avuto la risposta pronta ma adesso sono sicura di aver formato un mio pensiero e credo che dal momento in cui un genitore (che ha gia avuto la sua piena libertà di decidere con chi fidanzarsi, con chi sposarsi e quali progetti portare avanti nella sua vita) si intromette nella vita del figlio e non gli permette di frequentare la persona che ama solo perchè non è del sesso opposto, a parer mio credo sia il genitore che non sta rispettando la felicità del figlio, ne il suo diritto di lasciarlo libero di essere quello che si sente e che gli sta intaccando la vita. Riguardo all’ultima frase che ho scritto mi viene da pensare ” Babbo/mamma, ma allora per non intaccare la vostra vita dovrei fare sempre e solo quello che a voi torna più comodo per non farvi avere tanti rompimenti di scatole intorno? Come voi avete il vostro diritto di essere felici, questo diritto ce l’ho anche io. Se non volete che vi rompa le scatole vorra dire che di me non vi racconterò mai nulla così avrete tutti i divertimenti che vi pare, ma che non pretendiate che gli altri si annientino per voi perchè non ci stò”, sbaglio? Mi sono anche sentita dire che sono un’egoista nei primi tempi. Io credo che assecondare la propria natura sia un diritto fondamentale di ciascuno di noi e soffro molto perchè so che ci sono tante persone sia adulte che ragazze e ragazzi che sono dipendenti affettivamente dai propri genitori e che non riescono a ribellarsi e si lasciano morire dentro rinunciando a vivere il loro amore omosessuale e questa cosa la ritengo mostruosa. Anche ammesso che ci sia dell’egoismo da parte dei figli che ammettono la loro omosessualità sarebbe necessario secondo me che un genitore si ponesse questa domanda: E’ più grave chiedere ad un genitore ( che ribadisco, ha gia avuto la sua libertà di scegliere con chi stare nella sua vita) di mettere da parte un suo desiderio di avere dei nipotini, oppure è più grave chiedere ad un figlio di rinunciare ad essere se stesso costringerlo a fingere di essere ciò che non è facendolo morire dentro e imponendogli di vivere uno stile di vita che non è il suo e che non lo renderebbe felice e di rinunciare al suo amore? Io personalmente non ho dubbi su cosa rispondere: credo che un figlio provochi sicuramente un dolore nel cuore del genitore che si aspetta dei nipotini ma non gli toglie assolutamente la libertà di decidere per se stesso quindi ritengo che l’egoismo del figlio sia sano e legittimo, mentre invece trovo mostruoso chiedere al proprio figlio di rinunciare al suo amore; vuol dire far morire dentro una persona, non lasciarlo libero di essere ciò che si sente e mi domando con quale diritto tanti genitori mettano in pratica questo comportamento. Se un genitore che ha gia avuto la possibilità di fare le sue scelte non da questa possibilità anche al figlio vuol dire che è solo un’egoista che pensa solo a se stesso e che non tiene conto delle aspirazioni del figlio, vuol dire che oltre alla sua vita che ha gia vissuto pretende anche di prendersi la vita del figlio e che mette davanti la sua di serenità e le sue idee e le sue imposizioni a quelle che sono le emozioni del figlio. Un vero genitore adulto deve avere anche la maturità di farsi da parte quadno è il momento e di dare ad un figlio la possibilità di godere delle stesse libertà, standogli comunque vicino, facendogli capire che lo amerà qualunque cosa succeda. Se tu che sei genitore abbandoni un figli o lo cacci solo perchè p omosessuale allora non oso pensare che cosa gli potrebbero fare le persone nel mondo la fuori. Un figlio non lo si giudica in base a con chi sceglie di andare a letto la notte e neanche in base a se o a quanti nipotini decide di dare al genitore, lo si ama per quello che è. INoltre trovo assolutamente stupida l’equazione che molti genitori fanno ovvero “Figlia etero= che bello diventeremo nonni, oppure figlio omosessuale= No, non diventeremo mai nonni”. Questa cosa la ritengo davvero stupida perchè credo che la scelta di fare figli vada a prescindere dall’orientamento sessuale e al giorno d’oggi non è assolutamente impossibile che due donne o due uomini insieme possano avere un figlio. Inoltre se un figlio fosse etero chi dice che voglia dei figli? oppure, se non li volesse la sua compagna? Oppure se uno dei due fosse sterile? Oppure se un domani avesse una vocazione religiosa e no volesse sposarsi neanche? Una cosa che purtroppo ancora oggi non è chiara è che l’omosessualità non è una scelta ma è una condizione naturale esattamente come l’eterosessualità. Ci si nasce. Mi sono anche sentita dire che la mia è stata un’imposizione. Gia il fatto di dire che la natura di una persona è un’imposizione per gli altri è un’offesa madornale, inoltritengo che l’imposizione proviene da chi pretende che il prossimo sia diverso da ciò che si sente di essere e che faccia cose diverse rispetto a quelle che si sente di fare. Io non vedo alcuna imposizione verso l’altro da parte del figlio se non un suo sacrosanto diritto di assecondare la sua vera natura e di sentirsi libero di essere se stesso. Inoltre spesso i genitori avvertono la condizione del figlio omosessuale come una mancanza di rispetto a quelli che sono stati i sacrifici che loro hanno fatto per noi. Ritengo che dal momento in cui un genitore mette al mondo un figlio lo faccia per libera scelta, nessuno lo obbliga e penso che sia suo dovere fare dei sacrifici per farlo stare bene. Il figlio al genitore sicuramente gli deve tante cose ed è giusto che sia presente nel bene e anche in tutti i momenti del bisogno ma un genitore non può pretendere che i suoi sacrifici vengano ricambiati chedendo al figlio di vivere una vita che lui non vorrebbe annientandosi e fingendo di essere qualcosa che non è solo per fare felici gli altri. Noi siamo figli e così come i genitori hanno avuto la libertà di scegliere chi amare, noi dobbiamo avere altrettanta libertàe dal momento in cui loro ci hanno messi al mondo si devono assumere la responsabilità di amarci per quello che siamo. Se volevano delle marionette che facessero tutto quello che volevano loro sarebbero dovuti andare al negozio di giocattoli e comprarsele, non avrebbero dovuti mettere al mondo un figlio. I sacrifici che loro hanno fatto per noi liberamente non possono farceli sentire come un peso che noi dobbiamo portare a vita e che ci costringa a vivere in modo diverso da ciò che siamo, sennò era meglio che non ne avessero fatti nessuno di quegli sforzi. Io sarò sempre pronta ad esserci per mio padre ma sul mio orientamenteo sessuale NON GLI DEVO NIENTE e su questo non transigo! Inoltre un genitore ha avuto la possibilità di scegliere chi amare e di andare a letto e di fare l’amore ongi notte con la persone che ama e con la quale prova piacere, gioia e serenità, percui con quale pretesa un genitore chiede ad un figlio di non vivere il suo amore solo perchè si tratta di una persona del suo stesso sesso? Inoltre un genitore pensa troppo spesso a quella che è la sua sofferenza, senza tener conto del fatto che magari il figlio ha sofferto molto più di lui proprio perchè er anni si è tenuto tutto dentro tormentandosi di continuo e subendo tutte le prevaricazioni psicologiche che il bigottismo sociale porta avanti. Scusami se mi sono dilungata, forse avrò scritto sciocchezze ma è quello che penso. Soffro quando so che ad una persona viene fatto ostruzionismo, a me non è stato fatto ma ho ricevuto comuque delle ferite che non sono facili da medicare. Finchè comunque un genitore ti esprime la sua rabbia è una cosa che bisogna certamente cercare di comprendere ma se un genitore fa ostruzionismo…..all’inizio si può anche cercare di parlarci ma se poi non vuole capire allora è giusto anche reagire. Fare la guerra con i genitori non adrà bene ma farsi schacciare è ancora più sbagliato. L’accettazione totale non si deve pretendere ed io non l’ho mai pretesa, ma il rispetto si, sempre! Chissà, magari quando e se avrò un figlio/a, se mi dirà che è omosessuale chissà che non avrò anche io delle difficoltà ma una cosa è certa, cercherei di proteggerlo da questo bigotismo che purtroppo al giorno d’oggi regna sovrano ma di sicuro lo lascerei libero/a di essere ciò che si sente. Scusa lo sfogo, ciao ciao!

  67. Cara Giovanna, pòurtroppo il bigottismo sociale di cui parlavo proviene dalle persone come te che non conoscono niente dell’omosessualità e che credono di sapere tutto basandosi su logiche esterne che provengono dalla chiesa e da quant’altro. Penso che l’unico modo per non perdersi tra genitori e figli sia amarsdi l’uno con l’altro incondizinatamente a prescindere da ciò che siamo. Perderai tuo figlio se non lo accetterai per quello che è, non perchè è gay. Inoltre l’omosessualità è semplicemente un modo diverso di essere ma non meno normale dell’eterosessualità, per un semplice motivo: l’omosessualità consiste nell’amore puro, sano e maturo tra due persone dello stesso sesso e non c’è niente ne di pervertito ne di malato in questo e le malattie di cui parli tu ( presumo per pura ignoranza) sono malattie che possono riguardare chiunque a prescindere dall’orientamento sessuale. L’unica cosa che è da curare è la pedofilia, quella si che è un vero problema e non c’entra un emerito cappero con l’omosessualità che ribadisco, si tratta di un amore sano tra due persone adulte. Il problema del pedofilo consiste nel fatto che un uomo adulto non è in grado di relazionarsi con i suoi pari e ricerca l’amore erotico nei bambini. Loro sono un problema nella società e sono da aiutare, non gli omosessuali, semmai bisognerebbe curare gli omofobi per la loro paura e per la loro ignoranza. Tu dici di leggere la bibbia? A parte alcuni apostoli come Paolo sappi che Gesù non ha mai scritto parole brutte sull’omosessualità e sappi che un comandamento dice ” amail prossimo tuo come te stesso” e ciò vuol dire che bisogna amare gli altri incondizionatamente, cercando di capirli e di rispettarli per ciò che sono. Il tuo ragionamento porta solo a discriminare chi è diverso da te. Tu dici ad un figlio che deve far valere i tuoi diritti di genitore, ma scusami non ho capito una cosa. Lo devi decidere tu con chi deve stare tuo figlio/a? Lo devi decidere tu con chi dovrà vivere le sue giornate? se dovrà avere figli? Guarda che tu diventerai nonna se lui/lei per prima sceglierà di diventare genitore a sua volta e questa è una cosa che riguarda la SUA vita, non la tua. Tu parli dei tuoi diritti, ma tu la libertà di scegliere per te stessa l’hai gia avuta e ce la continuerai ad avere. Assecondare la propria natura è un diritto sacrosanto di tutti ( etero omo o bisex che sia) e se ami davvero tuo figlio accettalo per quello che è e rispetta i suoi diritti! Lascialo libero di vivere il suo amore come tu sei libera di viverti il tuo con tuo marito, non farlo morire dentro. Solo amandolo per ciò che è non lo perderai e potrai farci un rapporto costruttivo. Se gli impedisci di vivere il suo amore sarai tu a lacerargli l’anima, non lui a te. Altrimenti vuol dire che non lo ami, vuol dire che ami solo te stessa e quelle stupide convenzion sociali che portano solo ad essere bigotti e ottusi mentalmente! Dio ha creato l’uomo e la donna, è vero ma li ha creati perchè nel mondo dovevano esserci entrambi. Gli orientamenti sessuali fanno parte anche dell’umanità, dei diversi modi di essere. Inoltre come ho gia scritto prima, procreare figli è una scelta, non un obbligo, e va a prescindere dall’orientamento sessuale e mi sembra molto materialista e riduttivo credere che l’unico fine dell’unione tra uomo e donna sia quello di procreare. inoltre tu dici ” sapere che un figlio è gay è come un lutto, come avere un estraneo in casa”. Se tuo figlio ti dice che è gay vuol dire che invece di amare le donne ama gli uomini e non è affare tuo con chi decide di andare a letto la sera ma al di la di questo è sempre lo stesso, con la sua intelligenza e le sue capacità! Sono orgogliosa di sentire che ci sono tante mamme che lottano per far valere i diritti dei gay e dei loro figli, le ammiro molto e meglio avere una madre in quel modo che una madre come te. Dal momento in cui da parte tua vedo un’ottusità mentale irremovibile spero solo che tuo figlio non sia gay solo perchè così almeno gli verrà risparmiata la sofferenza di un tuo abbandono e perchè so che non saresti mai capace di fare un passo verso di lui se non fosse come lo vorresti tu. E’ troppo facile amare gli altri finchè sono come fa piacere a noi, bisogna amarli SEMPRE anche quando fanno delle scelte che comportano delle difficoltà. Riguardo alla bibbia penso che Dio, Gesù, Maria giudichino le persone in base alla capacità di amare, in base alla capacità che hanno di andare verso il prossimo e di accettarlo così come è, non in base a con chi sceglie un individuo di andare a letto la notte. So che le tue idee resteranno tali ma di fronte a tanta ottusità spero che almeno qualcuno rifletta su ciò che ho scritto.

  68. Leggo questo forum ben 6 anni dopo la sua pubblicazione. Sono un ragazzo di 22 anni gay e mi sono dichiarato ai miei un annetto fa, perché erano venute fuori troppe incongruenze con le bugie che inventavo per coprire le mie uscite con i ragazzi. Mi sono dichiarato bisex ma va bene lo stesso. La reazione dei miei è stata soprattutto di dispiacere perché hanno detto e ahime hanno ragione, che sarò condannato ad una vita più difficile. La loro non accettazione poi un po c è, ma diciamo che non è nulla di esagerato. Per me hanno dato e danno tutto anche dopo il mio coming out. Certo a volte la cosa viene un po ignorata ma d altronde sono io che tengo la mia privacy. Un saluto a tutti

  69. jo

    Me l’ha detto ieri. Ha 15 anni. E piango. Per quello che finora ha sofferto e che forse soffrirà in futuro. Viviamo in un mondo crudele e ignorante

  70. Davide

    Io Max sono intensamente d’accordo con te,e anche io spero che i passi siano “enormemente” grandi.
    Ma prova a pensare(non metto in dubbio che tu lo abbia già capito)se questi passi non si iniziano a vedere,è perché in questo mondo siamo pieni di stereotipi che sia di orientamento sessuale,o magari anche per il semplice colore della pelle,o semplicemente la religione diversa…
    Io attualmente ho 13 anni,e non so quello che potrà essere il mio futuro,specialmente per le condizioni in cui viviamo,ma lasciami dire una cosa,se questo discorso che ti ho scritto
    lo capisco io a una certa età e non lo fanno le persone più “mature” di me,siamo in una situazione veramente critica…

  71. Spero che il recente discorso di Hillary Clinton ad un tuo coetaneo ti apra il cuore. La maturità non è di tutti. Chi è maturo ha un compito, portare luce dove manca.

  72. proste96@hotmail.com

    Ciao a tutti. Sono un ragazzo di 20 anni. Ho trovato questo post per caso durante una ricerca su google per cercare consigli su come poter dire ai miei genitori di essere gay. Pero prima di tutto vi vorrei raccontare un po la mia situazione. Fino a quando avevo 8 – 10 anni ero il bambino piu felice del mondo, giocavo e scherzavo, volevo un mondo di bene a tutti soprattutto alla mia famiglia. Crescendo però ho capito di non essere come gli altri, mi sentivo speciale.. con il tempo però mi accorsi che questo grande segreto mi stava logorando da dentro.. smisi di andare a fare sport.. (a quel tempo facevo calcio) . Ho cambiato ben 4 sport , e oggi sto cercando di andare in palestra.. ho passato la mia infanzia tra un pianto e un altro.. non ho mai accettato la cosa e anche oggi non vorrei essere quello che sono.. non perchè non accetto l’omosessualità ma perchè credo sia una difficoltà in più da sopportare per tutta la vita. Sono caduto nella depressione più totale.. cerco di mascherarla più che posso ma in realtà è come se non stessi vivendo per davvero.. mi trascino di giorno in giorno.. sto crescendo e non sto vivendo .. vivo in attesa che succeda qualcosa… in attesa del coming-out.. in attesa di poter vivere senza doversi vergognare o aver paura di essere me stesso.. tutte le mie angoscie e le paure cerco di smorzarle la sera con la pornografia.. e la mattina si ricomincia..
    Da questo anno ho incominciato l’università .. ma non vedo un bel futuro per me.. almeno non ora.. ho paura.. e sono demoralizzato da me e dal mondo che mi circonda.. Avrei proprio voglia di parlare con qualcuno di questa cosa e spero che qualcuno mi risponda presto. Ho provato a parlare con un uno psicologo.. ma il fatto è che non un soldo per pagarlo.. mia madre ha perso il lavoro da circa un anno e in famiglia si va avanti con un solo stipendio.. la tristezza è tanta ma la voglia di vivere di più.. ciao e grazie in anticipo a tutti 🙂

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